top of page
Cerca

Gli intervalli visivi (parte seconda): La classificazione

  • Claudio Acampora
  • 1 mar 2015
  • Tempo di lettura: 1 min

Una volta acquisite le conoscenze degli intervalli in maniera teorica e visiva, bisogna fare una vera e propria classificazione dividendoli in due grosse categorie:

1) CONSONANTI

2) DISSONANTI

Un intervallo viene considerato musicalmente CONSONANTE quando le due note, suonate insieme creano un effetto musicale "gradevole".

Un intervallo viene considerato musicalmente DISSONANTE quando le due note suonate insieme creano un effetto musicale "sgradevole".

In realtà per classificare un intervallo non viene utilizzato l' orecchio, ma vengono eseguiti dei calcoli matematici sulle armoniche (le onde che generano un suono): ovviamente non faremo calcoli e grafici in questa sezione.

Partiamo con la nostra semplice classificazione:

TONICA (UNISONO) CONSONANTE

SECONDA minore DISSONANTE

SECONDA maggiore DISSONANTE

TERZA minore IMPERFETTA

TERZA maggiore IMPERFETTA

QUARTA Giusta CONSONANTE

QUARTA Aumentata DISSONANTE

Quinta Diminuita

QUINTA Giusta CONSONANTE

SESTA minore IMPERFETTE

SESTA maggiore

SETTIMA minore DISSONANTI

SETTIMA maggiore

OTTAVA CONSONANTE

Come hai visto dallo schema ho inserito anche la definizione IMPERFETTA. In musica spesso troveremo delle eccezioni alla regola, infatti un intervallo possiamo definirlo IMPERFETTO quando la sua consonanza non è cosi plateale come negli altri intervalli.

Alcuni degli intervalli DISSONANTI inseriti in determinati contesti armonici (giri di accordi) possono suonare consonanti, addirittura risultando il grado caratteristico che determinerà la sonorità della scala o dell'accordo in cui viene inserito.

Quindi in conclusione dico: ci sono delle regole base dove la classificazione è ben definita. In musica queste regole possono essere contraddette. Bello no?


 
 
 

Comments


Featured Posts
Recent Posts
Archive
Follow Me
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page